ville&casali 9/2021

Ville & Casali 9/2021

L’INCANTO DI UNA PISCINA PROTETTA DA DOLCI COLLINE.
UNA VILLA NELLE MARCHE A DUE PASSI DAL BORGO MEDIEVALE DI BELVEDERE OSTRENSE REALIZZATA PER UNA FAMIGLIA OLANDESE DA TRE PROGETTISTI.

Il paesaggio ricorda la poesia di Pablo Neruda: “sono umili le colline. Poco elevate, arrotondate dal tempo e dal profilo dolce, non incutono il rispetto e la soggezione delle montagne”. Siamo nelle Marche a 25 km chilometri da Senigallia e a pochi minuti dal paesino medievale di Belvedere Ostrense, a circa 250 metri di altezza sul livello del mare. Olandesi, belgi e tedeschi e, fino a qualche tempo fa anche inglesi, da tempo vanno a caccia di ruderi da ristrutturare o da ricostruire ben sapendo che con meno di mezzo milione di euro possono ottenere una bella villa con piscina, il costo di un bilocale in una grande città europea. Con il vantaggio di poter godere di un paesaggio e di una qualità della vita incomparabili.

Proprio un olandese con due figlie ha acquistato alcuni anni fa un lotto di terreno di circa 3500 mq a 3 km dal borgo medievale di Belvedere Ostrense, un paesino di circa 2 mila abitanti, famoso per un museo del telefono ma anche per qualche buona osteria.

“In un ristorante di Senigallia”, ricorda l’architetto Giorgio Balestra, anche lui tornato al suo territorio di origine rinunciando alle opportunità che offriva Roma, dove si era laureato, “mentre cenavo con l’architetto Francesco Valentini e l’ingegner Elisa Romagnoli, che avevano curato la ristrutturazione del locale, abbiamo conosciuto il proprietario del lotto che ne aveva apprezzato i lavori con lo chef.

Così siamo stati incaricati di eseguire il progetto della nuova villa. Una costruzione di poco più di cento metri quadrati abitabili costituita da due volumi rettangolari sfalzati che rispettivamente ospitano la zona giorno e la zona notte della villa. La prima è costituita da una camera padronale con bagno e due stanze con un unico bagno, la seconda è un open space che abbraccia la cucina, la zona pranzo e il living, in cui una parete in pietra arenaria locale nasconde la scala che dà accesso al sottostante garage di circa 60 metri quadri. Di fronte la zona giorno è stata posizionata la piscina di nove metri per tre riparata da una fitta distesa di Agapanthus, che con i loro vivaci colori rendono idilliaco il paesaggio delle colline sullo sfondo. “La progettazione”, racconta a Ville&Casali l’architetto Valentini, “ha dovuto fare i conti con le norme stringenti di una legge regionale del 1990 che impone una riproposizione delle tipologie tradizionali del paesaggio rurale, ma grazie a diversi regolamenti comunali è stato possibile, per esempio, realizzare delle ampie vetrate in chiave contemporanea”.

Qui l’architettura tradizionale si è integrata alla modernità, l’uso di materiali come il blocco Ytong per le pareti, un calcestruzzo cellulare come la pietra pomice che mantiene il caldo d’inverno e il fresco d’estate e la pavimentazione di cemento industriale al quarzo color antracite, ha permesso di contenere i costi di costruzione. Così come l’uso di tavole di carpenteria di recupero a copertura dei tetti che nascondono le travi del tetto a sua volta coperti da coppi di laterizio fatti a mano prodotti dall’azienda umbra L’arte del cotto di Castelviscardo. Per i bagni invece sono stati usati rivestimenti in resina. I patii esterni sono stati realizzati con tavole di legno tipo Accoya, brevetto olandese, un materiale garantito per 50 anni. Il giardino è stato curato dall’inglese James Mason che da tempo opera nelle Marche. “La suddivisione netta delle due aree ‘giorno’ e ‘notte’ tagliate dal percorso distributivo rettilineo si ripercuote all’esterno”, aggiunge l’architetto Balestra. “Tutte le componenti però, una volta ricomposte, risultano parti integranti di un unico edificio a doppia falda con manto in laterizio, tipica conformazione del casale tradizionale marchigiano che in questo caso assume un’immagine non convenzionale grazie al taglio dell’asse centrale e alla tipologia delle finestre adottate”. Tagli verticali sul fronte est permettono l’ingresso in profondità della luce mattutina all’interno della zona notte mentre la grande finestra scorrevole del fronte ovest che si sviluppa per tutta la lunghezza della zona giorno, adeguatamente schermata dal sole, permette di avere la piena vista sul versante panoramico del lotto che accoglie a 180 gradi un paesaggio rurale in cui le colline offrono a tarda sera un tramonto mozzafiato.

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